venerdì 20 aprile 2012

Lux in arcana. L'archivio segreto vaticano si rivela

L’archivio segreto è l’archivio centrale  della Santa Sede. Il termine segreto deriva dal latino secretum che significa “privato” perché in effetti si tratta dell’archivio segreto del papa. Una preziosa raccolta di circa 650 fondi archivistici e 30.000 pergamene che ricopre un lunghissimo arco di tempo, dall’VIII secolo d.C. giungendo fino ai nostri giorni. Dodici secoli di storia contenuti in 85 km lineari di archivio disposti su più piani, tra saloni storici e depositi sotterranei, sotto il cortile della Pigna, nel palazzo apostolico dove ha sede  l’Archivio. Un luogo tanto misterioso quanto affascinante, dove soltanto pochi privilegiati hanno il permesso di entrare da quando papa Leone XIII nel 1881 ne consentì l’accesso a coloro che per motivi di studio,  ricercatori e studiosi,  avevano  interesse e necessità a consultare le fonti storiche in esso contenute. Oggi, in occasione del quarto centenario della sua fondazione, voluta da Paolo V Borghese nel 1612, l’archivio apre per così dire le porte del suo prezioso santuario e decide di esporre al pubblico, dopo un’attenta e scrupolosa selezione sottoposta al vaglio di autorevoli personalità del Vaticano, 100 tra i documenti più importanti e significativi della storia universale. Un’accurata selezione che permette al visitatore di osservare da vicino le testimonianze  tangibili della storia universale. Un vero e proprio percorso didattico dove la storia si racconta attraverso le sue fonti. Un evento unico ed irripetibile che si protrarrà fino al 9 settembre 2012.

mercoledì 11 aprile 2012

Palazzo Massimo alle terme: il Museo Nazionale Romano



 
Palazzo Massimo fu costruito alla fine dell'Ottocento in stile neorinascimentale come sede di un collegio. Oggi è una delle sedi del Museo Nazionale Romano insieme a Palazzo Altemps, le Terme di Diocleziano, la Crypta Balbi. L'edificio venne realizzato tra il 1883 e il 1887 su progetto di Camillo Pitrucci sull'area occupata dalla villa Peretti, costruita da Sisto V e dimora della famiglia Massimo. L'edificio ha vissuto un lungo periodo di abbandono fino a diventare una dimora fatiscente a causa della ricostruzione dell'assetto urbano in previsione della costruzione della stazione Termini. Oggi si presenta nel suo originario splendore dopo un consistente intervento di restauro voluto dallo stato italiano che lo ha comprato nel 1981 per destinarlo a sede del Museo Nazionale Romano. gli spazi espositivi si sviluppano su quattro piani. Il seminterrato occupa la collezione numismatica conservata in un caveau appositamente realizzato nel quale sono esposte monete di età antica, medievale e moderna. Di notevole importanza la collezione medievale e moderna di Vittorio Emanuele III di Savoia. Al pian terreno e al primo piano sono esposte sculture e rilievi di tarda età repubblicana e prima età imperiale, testimonianze dell'influenza dell'arte greca. Significativa la statua di Augusto in veste di pontefice massimo, il Discobolo lancellotti e la Fanciulla di Anzio, capolavori di scultura classica. L'ultimo piano è dedicato alla straordinaria esposizione di affreschi e mosaici, fra i quali gli affreschi del triclinio della Villa di Livia a Prima Porta e quelli della villa della Farnesina, probabile possesso imperiale, della quale sono ricostruiti quattro ambiente dei nove conservati. I mosaici esposti rappresentano i temi e gli stili che vanno dal I secolo a.C. al IV d.C. con opere provenienti da varie zone della città.