Polmone Pulsante presenta le opere dell'artista veronese
Comunicato stampa
Il Polmone
Pulsante è lieto di presentare al pubblico
NUDI
di
Esperia
Uberti Malagnini
Dal 18 al 25 maggio 2019
ore 18,30 - 20,30
a
cura di Rosa Orsini
In collaborazione con Orsini Pubblicazioni Arte
Contemporanea
associazione culturale per la promozione dell’Arte e
dell’Editoria
Vernissage
18 maggio ore 17,30
POLMONE
PULSANTE
Salita
del Grillo 21, Roma
“Nudi”
è il titolo della mostra personale dell’artista Esperia Uberti Malagnini, in
corso dal 18 al 25 maggio a Roma nelle sale del Polmone Pulsante, centro
promozionale delle Arti e della Ricerca, sito sulla Salita del Grillo, alle
spalle dei Fori Traianei.
Storico
centro culturale, attivo dal 1976, Polmone Pulsante nasce come punto di
incontro grazie all’impegno del celebre artista Saverio Ungheri che fece di
questo spazio il suo atelier. Oggi, sotto la direzione di Andrea Ungheri,
figlio di Saverio, Polmone Pulsante rappresenta un importante riferimento artistico
per la capitale ed affettivo per la famiglia di Esperia Malagnini.
Tema
centrale di questa esposizione è il nudo
o meglio lo studio della figura umana, soggetto che costituisce una materia propedeutica
nell’apprendimento delle arti applicate, del disegno e della pittura.
Le
opere di Esperia Malagnini esposte in questa sede contemplano un corpus di
pastelli su carta. Sono quadri che appartengono al periodo di frequentazione
dei corsi all'Accademia d'Arte di via Ripetta a Roma, e vengono qui presentati
per la prima volta a distanza di anni per omaggiare la carriera dell'artista.
Lo
studio del nudo implica un approccio obbligato al soggetto, rispetto alla posa
e al punto di osservazione, restringendo il campo visivo. Lo studio serve in
effetti ad imparare a cogliere il soggetto, a restituire le giuste proporzioni,
ad evidenziare i punti di luce, quelli in ombra, a creare tridimensionalità.
Elementi che vediamo qui magistralmente riproposti. Sulla tela osserviamo il
soggetto inserito in uno spazio non definito, metafisico in quanto non reale,
illusorio. Un spazio che assume una connotazione attraverso l'uso del colore, dalla
scelta delle tonalità pastello che rimandano alle cromie bruciate della sabbia
e della terra, a quelle cerulee del cielo, al verde dell'erba.
E'
il femminile a fare da padrona in questa mostra, un femminile che a dispetto
della nudità preserva gelosamente il mistero. L'anima nonché il pensiero crea
una distanza che il corpo nudo non riduce. Una verità che non rivela. Ciò che
colpisce principalmente è lo sguardo del soggetto, perso nei pensieri o immerso
in una dimensione che non ci viene rivelata. È altrove rispetto al corpo. Attiva
la curiosità e ci invita a chiederci quali pensieri, quali stati d'animo hanno
attraversato la mente della modella mentre veniva ritratta. Ma non è solo lo
sguardo a suggerirci di ricercare il pensiero, spesso interviene anche la posa
assunta, come la donna di spalle alla finestra, forse in attesa di qualcuno, seduta
su una sedia, o accovacciata sulla sabbia. In altri quadri vediamo che la
figura esprime allegria, gioco, ilarità. L'artista ha saputo cogliere l'anima
del femminile e trasporla nel soggetto rappresentato. Sono soggetti pensanti.
Un
altro elemento che colpisce è la creazione dello sfondo. Questa specie di aurea
che l'artista costruisce alle spalle del soggetto e che assume la forma di una
stella, delle ali di un angelo, dell'ombra riflessa.
Ritorna
il concetto dell'anima e del pensiero, di una verità che esiste ma non si
rivela o almeno non completamente. Un gioco di colori che viene replicato nei
vari disegni, e che assume un carattere identificativo.
Da
qui ci colleghiamo infine alla risultante finale di questi lavori. Notiamo come
l'artista sia stata capace di scegliere un accostamento cromatico bilanciato ed
armonico, dai delicati toni pastello che cedono il passo a forti contrasti e che
mettono in risalto la figura in primo piano. Sono tutti elementi che
contribuiscono alla resa finale, alla compiutezza dell'assetto compositivo e
che diventano forma e sostanza di personale rappresentazione del soggetto.
Biografia
Esperia Uberti
Malagnini nasce a Verona nel 1931. IL padre Giovanni Uberti trasmette ai figli
la passione per il disegno. Esperia è sorella del celebre acquarellista Sergio
Uberti e moglie di Cesare Malagnini, figura di spicco tra gli intellettuali veronesi
del secondo dopoguerra. Studia a Verona con il pittore Franco Patuzzi e successivamente
frequenta a Roma l’Accademia di Belle Arti. Dal 1986 al 1990 partecipa a
numerose collettive a Verona, Bologna, e Roma.
Il
giorno 22 maggio alle ore 19,00, nel corso della mostra, verrà presentato al
pubblico il catalogo d’arte contemporanea “Artisti in Campo” curato da Rosa
Orsini e edito da “Orsini Pubblicazioni Arte Contemporanea”, associazione
culturale per la promozione dell’arte e dell’editoria.