mercoledì 24 giugno 2020

Presentazione del 2 numero del catalogo d'arte Artisti in Campo alla galleria La Pigna di Roma



In occasione del Vernissage della mostra collettiva
“L’arte come rappresentazione di ideali irraggiungibili”

Presso la Galleria La Pigna di Roma


Orsini Pubblicazioni Arte Contemporanea
Associazione culturale per la diffusione dell’Arte e l’Editoria
 presenta
Artisti in Campo
Catalogo di Arte Contemporanea

a cura di Rosa Orsini

venerdì 26 giugno 2020
dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Galleria La Pigna
Palazzo Maffei Marescotti
Via della Pigna 13a, Roma





Orsini Pubblicazioni Arte Contemporanea, Associazione culturale per la diffusione dell’Arte e l’Editoria, presenta il secondo numero di Artisti in Campo, Catalogo di Arte Contemporanea. La presentazione avviene in concomitanza col Vernissage della mostra collettiva  “L’arte come rappresentazione di ideali irraggiungibili” nei locali della galleria La Pigna di Roma.
L’opera a cura di Rosa Orsini, critico e curatore d’arte nonché presidente dell’associazione culturale che edita la pubblicazione, segue la precedente del marzo 2019. Raccoglie al suo interno 8 profili di artisti italiani. I testi critici,  accurati e puntuali nella descrizione degli stilemi e dei singoli percorsi artistici, nascono da incontri ed interviste con esponenti di rilevo del panorama culturale italiano ed internazionale.
Un lavoro di ricerca e di indagine all’interno dell’universo artistico per comprendere lo stato dell’arte ed offrire al pubblico una cognizione tecnica e critica dei protagonisti del nostro tempo.
Scrive la Orsini nella prefazione del catalogo:
In questo secondo volume l’attività artistica appare come non mai collegata alla
rappresentazione della realtà. Plasmata dall’ambiente percettivo e culturale in cui si muove,
l’arte nella sua funzione simboleggiante è un progetto di osservazione della natura, ma nella
moderna concezione dell’essere fa appello a nuovi significati individuati negli oggetti osservabili.
L’arte, basata sull’evoluzione cognitiva del senso estetico, diviene quindi produttrice di simboli,
di forme e colori, volumi e masse adoperati per indicare una qualsiasi realtà, situazione o
stato d’animo, che l’artista consideri significativo di attenzione. Indispensabile quindi risalire
ad una psicologia dell’arte che fa appello alla personalità dell’artista, alle sue caratteristiche
motivazionali, emotive e attitudinali. Ma pur osservando i diversi e molteplici meccanismi
percettivi e visivi, e i processi creativi edificati sull’immaginazione o governati dalla memoria, ci
appare evidente come l’attività produttiva nell’arte risulti inequivocabilmente rappresentativa e
simbolica della natura, la quale rimane il campo della sua ricerca.
In questo numero la Orsini apre la pubblicazione con una lunga intervista a Franco Mulas, artista romano di grande levatura, dove si ripercorre la sua lunga carriera, costellata di successi e dettata da una grande passione per la pittura, sempre pronta ad assecondare nuovi impulsi creativi.
Si prosegue con un testo dedicato all’artista calabrese Natino Chirico, protagonista a Roma lo scorso febbraio alla “galleria Fidia”con una personale pittorica di grande fascinazione dominata da caleidoscopici lavori su tela, con cui omaggia il grande regista Federico Fellini di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Un tributo che ha visto luce lo scorso novembre in Argentina dove Chirico ha presentato e donato alcuni dei suoi lavori all’Istituto Culturale Italiano.
Presenti testi critici dedicati gli artisti romani Stefano Sesti, che ha aperto la stagione autunnale con una serie di lavori astratti di grande pathos emotivo,  e Valeria Faillaci, le cui opere  pittoriche, che indagano il mistero dell’uomo e dell’universo sono viaggi onirici verso mondi sconfinati.
Si aggiungono i testi su Giovanni Franceschetti, che con le sue sculture alchemiche indaga il tema dell’archetipo, e su Massimo D’Aiuto, talentuoso scultore dal linguaggio moderno, che ci regala nuove emozioni sensoriali con i suoi profili scultorei. Franca Asciutto ci delizia con sorprendenti disegni dalla struttura complessa dove primeggiano campiture architettoniche di fantasiose città utopistiche e surreali.
Il catalogo si conclude con una intervista a Tito, artista e religioso scomparso nel 2018, incontrato dalla Orsini nel 2017, per una delle sue ultime interviste, forse addirittura l’ultima concessa nel suo studio situato all’interno di un importante complesso architettonico nel quartiere di San Giovanni, a fianco della Scala Santa, dove ha fondato la galleria Sala 1.