Senza titolo, ferro battuto, 2015 |
Ernesto Porcari
Sukkah
6 ottobre / 27 ottobre 2016
La Nube di OOrt – Via
Pricipe Eugenio 60, Roma
Date e Orario di apertura :
6 ottobre - 16 ottobre 2016: da martedì a venerdì 17.30 - 19.30 e per appuntamento
17 ottobre - 27
ottobre 2016: per appuntamento (3383387824)
La complessa ricerca artistica di Ernesto Porcari si
spinge in questa mostra verso l'assemblaggio in nuove architetture di quelle
forme astratte ed essenziali, realizzate in ferro lavorato, battuto e saldato,
che ha già riunito in un altro ciclo di lavori intitolati
"Poligonali" e che sono il risultato di una lunga distillazione
formale. Filtrate dal ricordo, questi elementi si ricompongono in alcune forme
ideali dell'architettura arcaica vernacolare come mura ciclopiche o capanne.
Nell'agropontino, terra natia dell'artista, quest'ultime sono chiamate lestre, rifugi temporanei per una protezione stagionale; forme potenti e simboliche per l'artista, che per sottolinearne l'universalità intitola la sua mostra "Sukkah" - l'equivalente ebraico di capanna o tabernacolo, a cui è dedicata la festa autunnale dei Sukkot. Riferendosi a questi lavori l’artista scrive: "Intendo la scultura come luogo della memoria e quindi come luogo di appartenenza. Si potrebbe dire in altri termini che scolpisco la mia infanzia. Ciò che mi interessa è la memoria di uno spazio originario. Così facendo realizzo architetture non abitabili se non dalla fantasia."
Nell'agropontino, terra natia dell'artista, quest'ultime sono chiamate lestre, rifugi temporanei per una protezione stagionale; forme potenti e simboliche per l'artista, che per sottolinearne l'universalità intitola la sua mostra "Sukkah" - l'equivalente ebraico di capanna o tabernacolo, a cui è dedicata la festa autunnale dei Sukkot. Riferendosi a questi lavori l’artista scrive: "Intendo la scultura come luogo della memoria e quindi come luogo di appartenenza. Si potrebbe dire in altri termini che scolpisco la mia infanzia. Ciò che mi interessa è la memoria di uno spazio originario. Così facendo realizzo architetture non abitabili se non dalla fantasia."
Possiamo intravedere qui l'idea universale dell'uomo
nel suo peregrinare nel mondo, portatore della sua spiritualità quale
costruttore di forme pure come quella
circolare, forse il più puro riflesso del suo pensiero astratto. Di questo
parla la mostra di Ernesto Porcari a La Nube di Oort, di forma e spiritualità.
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