Heroes - Margutta
dal 18 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015
Galleria Vittoria, via Margutta 103
Roma
(testo Rosa Orsini)
Una via deserta e
silenziosa, un uomo vestito di nero, senza età, senza tempo,
misterioso come il nome che porta, e 12 fiammelle accese nella notte
lungo l'acciottolato della strada. Magia, illusione e uno
straordinario effetto scenografico sono le componenti fantasmagoriche
di una gigantografia appesa alle pareti della galleria Vittoria a
Roma. La “via delle stelle” introduce il tema di questo
bellissimo lavoro realizzato dal giovane fotografo Francesco
Pergolesi: “Heroes, Margutta”.
La mostra, nata da un'idea dell'artista fotografo e curata da Sabine Oberti è stata inaugurata il 18 dicembre 2014 e rimarrà in programmazione fino al prossimo 2 gennaio 2015 alla galleria Vittoria gestita dalla famiglia Todi da ben tre generazioni. Pergolesi porta a Roma una collezione site-specific del progetto Heroes, pensata appositamente per via Margutta e composta da una serie di “ritratti ambientati” intorno al tema dei mestieri e delle piccole attività artigianali in via d'estinzione. Un progetto nato circa tre anni fa che lo ha portato in giro per il mondo alla ricerca di soggetti espressivi e rappresentativi.
La mostra, nata da un'idea dell'artista fotografo e curata da Sabine Oberti è stata inaugurata il 18 dicembre 2014 e rimarrà in programmazione fino al prossimo 2 gennaio 2015 alla galleria Vittoria gestita dalla famiglia Todi da ben tre generazioni. Pergolesi porta a Roma una collezione site-specific del progetto Heroes, pensata appositamente per via Margutta e composta da una serie di “ritratti ambientati” intorno al tema dei mestieri e delle piccole attività artigianali in via d'estinzione. Un progetto nato circa tre anni fa che lo ha portato in giro per il mondo alla ricerca di soggetti espressivi e rappresentativi.
12 scatti fotografici
formato cartolina protetti da un vetro museo, disposi in fila sopra
un tavolo imbandito, poco visibili ad occhio nudo se non attraverso
la luce di una piccola torcia e una lente di ingrandimento per
coglierne il più piccolo particolare. Pergolesi ritrae gli artigiani
e i galleristi storici di una delle vie più famose della città,
cuore pulsante della Roma intellettuale e crocevia di artisti di fama
internazionale. Il suo lavoro ruota intorno a loro, alla loro vita
passata tra le mura delle piccole botteghe artigianali, accende i
riflettori sui quei mestieri antichi tramandati di generazione in
generazione che rischiano di scomparire fagocitati dalla
globalizzazione economica.
Sono loro i
sopravvissuti all'era tecnologica e consumistica. Piccoli negozi che
vivono del quotidiano, che custodiscono e tramandano i segreti del
mestiere, che mantengono quella genuina umanità nei rapporti col
pubblico. Sono loro le 12 stelle che assurgono allo spazio siderale a
completare il sentiero del firmamento. Questi personaggi e la loro
storia raccontata dalle bellissime immagini fotografiche sono gli
astri nascenti di una costellazione in cui Pergolesi colloca i suoi
eroi.
Foto d'autore, accurate,
selezionate e rielaborate dalla personale visione di questo giovane
artista che ha trasformato singolari ritratti in piccoli capolavori,
concependoli come preziose e minuziose miniature. Tele pittoriche in
cui i piani tridimensionali si incrociano per confondersi ed
amalgamarsi, dove le tonalità cromatiche si sovrappongono fino a
formare un insieme scomposto dai lontani richiami cubisti e dadaisti.
Un caleidoscopio di immagini magiche, suggestive, cinematografiche ci
introducono in un mondo curioso e fantastico.
Un gioco fatto di
immagini a fuoco e contorni sfumati, permeati da oggetti da cui
emergono i volti e le fattezze dei nostri protagonisti. Il
surrealismo raffinato associato all'effetto del chiaro scuro
determinano una visione finale d'insieme in cui tutti gli elementi
compositivi partecipano alla narrazione fotografica.
Inseriti in questa
dimensione fantastica, decontestualizzata nel tempo e nello spazio,
in un'astratta scomposizione di elementi visivi, i soggetti subiscono
un processo di rielaborazione concettuale ed estetica. Un gioco di
ruoli dove reinterpretano personaggi che hanno vissuto la strada
romana in un recente passato. Il fotografo ritaglia porzioni di un
mondo sospeso, silenzioso, avvolto da atmosfere rarefatte e oniriche.
Un lavoro di ricerca nel
quale Pergolesi si è ispirato a Fellini, a Guttuso, raccogliendo gli insegnamenti dei maestri del passato. E infine come
non ricordare Collodi che ha saputo rappresentare lo stupore dei
bambini laddove la magia sembra accendere i più piccoli desideri.
Pergolesi ha la capacità di ravvivare quella magia, riprodurre lo
stupore di quegli occhi spalancati e sbalorditi, come dei bambini
davanti all'entrata del paese dei balocchi.
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